“La quercia chiese al mandorlo: parlami di Dio. E il mandorlo fiorì.” (Nikos Kazantzakis)

La vita, sin dalla nascita, è fatta di sacrifici, perdite e battaglie. E proprio quando tutto sembra crollare e pensiamo di non riuscire più a rialzarci, arriva la risalita: quel momento meraviglioso in cui comprendiamo che la vita vale davvero la pena di essere vissuta.

Molte persone, però, perdono la speranza e l’amor proprio dopo aver incontrato cattiverie e ingiustizie. Non si rendono conto che basta ritrovare la forza interiore per non farsi sottomettere o deprimere. Spesso, infatti, siamo noi stessi a permettere agli altri di trattarci in modo oppressivo, fino ad annientare le nostre capacità e i nostri talenti, che sono parte del nostro DNA.

C’è chi pensa che l’educazione significhi tacere di fronte alla maleducazione, fingendo indifferenza per dimostrare superiorità. Ma non è così. Il maleducato, l’arrogante, il presuntuoso — che possiamo incontrare ogni giorno nel lavoro, nelle amicizie, o persino in famiglia — continuerà a comportarsi allo stesso modo, convinto di poter sfogare le proprie frustrazioni su chi non reagisce o minimizza.

Gli esempi sono tanti: dal bullismo scolastico al mobbing sul lavoro, fino alla violenza psicologica e fisica all’interno delle famiglie.

Eppure la vita è un dono meraviglioso che Dio ha fatto ai nostri genitori e, attraverso di loro, a noi. È la massima espressione dell’amore, il sigillo d’amore di una coppia. Non può e non deve essere sinonimo di oppressione o umiliazione, ma di valorizzazione, perché ognuno di noi possiede talenti che meritano di essere condivisi e messi a frutto.

La splendida frase di Nikos Kazantzakis ci ricorda proprio questo: la forza della rinascita.

Rinascere, rifiorire, significa non arrendersi mai, continuare a credere nei propri ideali e nei propri valori, aiutandosi e sostenendosi con ogni mezzo possibile.

Io stessa sono un esempio di ascesa, caduta e rinascita. Ho imparato ad accettare le sconfitte provocate da persone manipolatrici e negative, ma anche a evitarle, scegliendo strade più sincere e pulite.

La rinascita personale comincia dal prendersi cura di sé, del corpo e dell’anima. Non bisogna lasciarsi andare, ma coltivare tutto ciò che ci fa stare bene: l’attività fisica, la cura dei capelli, la pelle del viso trattata con creme e integratori adatti a contrastare i segni del tempo. E soprattutto, non dimenticare mai di perseguire ciò che si desidera davvero nella vita.

Per me significa una cosa sola: “Non dimenticarsi mai di fare il bene ed essere nel bene.

L’Azienda Long’y, che mi offre anche la possibilità di condividere i miei pensieri e le mie esperienze, rappresenta per me una realtà concreta che incoraggia le persone a prendersi cura di sé — e lo fa, permettetemi di dirlo, alla grande.

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