Si dice sempre: “Se curi il corpo, curi la mente ed, inevitabilmente, l’anima.”. Questa è una frase tanto vera quanto difficile da attuare, soprattutto quando si pensa sempre di dover piacere agli altri e non a se stessi.

In questo periodo si sente parlare tanto della Chirurgia Estetica, diffusa a più non posso, fatta senza alcuna attenzione da individui talvolta non Chirurghi professionisti su altre persone che vivendo le loro fragilità come difetti inaccettabili rischiano, e a volte perdono, la propria vita.

Ma allora cosa si deve fare per vivere serenamente la propria unicità, bella nella sua essenza, senza soffrirne al punto da ammalarsi psicologicamente e praticamente? Perchè diamo un valore alla bellezza, quando basta accettarsi?

Innanzitutto, a che età arriva la crisi di non sentirsi belli o perfetti? Sicuramente a tutti è successo nell’età dell’adolescenza, quando si vede il corpo che si modella, si ha sempre bisogno di conferme e non ne arrivano mai abbastanza. C’è sempre qualcosa che non è perfetto e le ragazzine hanno bisogno di sicurezze; alcuni genitori pensano che l’unico modo per fargliele avere sia assecondarle nelle modifiche, se così si può dire. Ma sono davvero modifiche da fare? Sulla base di quale prototipo? 

A mio avviso la bellezza di ognuno sta prima di tutto nell’accettarsi. Se siamo delle persone con conformazione del corpo formosa non possiamo cercare di diventare mannequin ma possiamo attenzionare il nostro metabolismo adeguandolo alle forme che esistono in noi e non nelle altre persone: dobbiamo seguire nutrizionisti, endocrinologi, personal training e dobbiamo assumere prodotti adatti alle nostre esigenze, seguendo i consigli di un esperto e non il fai da te. Infatti è bellissimo e professionalmente rasserenante quando si incontra un’azienda che riesce a far interfacciare i professionisti anzi detti con le necessità di ogni corpo. Long’y è sicuramente una di queste aziende in cui prodotti di qualità ed esperti si incontrano, dove vendere non è la priorità, ma l’obiettivo è trovare gli integratori alimentari perfetti per il proprio percorso.

Altrettanto pericoloso per la fragilità psicologico/mentale, soprattutto per la donna, è il periodo in cui il viso perde di tonicità ed iniziano a formarsi le rughe: si fa fatica a 60 anni a vedersi belle come prima e quindi si rischia di andare dall’estetista a farsi fare punturine che ci omologano a tutte le altre persone. Anche in questo caso, a mio avviso, il punto fondamentale è accettarsi, aiutando il corpo, e di conseguenza il viso, ad integrare a livello metabolico le sostanze che con la menopausa e l’invecchiamento delle cellule non vengono prodotte dal nostro organismo. Sicuramente nessuno tornerà come era da giovane, ma prendendosi cura di sè i segni del tempo verranno limitati. 

Concludo suggerendo che l’accettazione è la base per trovare una soluzione a quello che a livello metabolico ed estetico vuole essere migliorato, ma non modificato, perchè solo così la nostra mente è razionalmente stabile e la nostra anima è serena.

Se siamo noi ad accettarci in prima persona, senza sottometterci ad un prototipo ma valorizzando la nostra unicità, anche gli altri ci ammireranno. 

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